Lunedì 26 Aprile 2021

Oltre ad azoto, ossigeno e vapore acqueo, il campione di espirato umano contiene migliaia di composti organici volatili (VOCs) legati allo stato di salute degli esseri umani.

Nell'ambito del progetto SMOOTH, la caratterizzazione chimica del campione di espirato permette di ottenere in maniera non-invasiva informazioni utili sull'impatto dei livelli di inquinamento atmosferico e microclima in ambito urbano sulla salute dei cittadini. Con l'avvento della pandemia di SARS-CoV-2, le attività di ricerca che prevedono l'uso di suddetto campione sono state sospese o annullate a causa dell'elevato rischio di contrarre l'infezione da SARS-CoV-2 da parte degli operatori coinvolti nella raccolta e analisi del campione.

Il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell'Università di Pisa ha recentemente pubblicato nella rivista Journal of Breath Research un lavoro intitolato "Stability of volatile organic compounds in sorbent tubes following SARS-CoV-2 inactivation procedures". I ricercatori hanno studiato per la prima volta l'impatto di due procedure di inattivazione di SARS-CoV-2 sulla stabilità di VOCs adsorbiti su tubi in acciaio, contenenti una singola fase assorbente (Tenax GR) o multifase (Tenax TA, Carbograph 1TD and Carboxen 1003), comunemente utilizzati per l'analisi del respiro. L'obiettivo primario del lavoro è quello di individuare un protocollo di gestione del campione che permetta di svolgere in totale sicurezza l'analisi chimica dell'espirato umano. Le procedure di inattivazione sono state applicate su campioni gassosi raccolti nelle due tipologie di tubi e prevedono una fase di inattivazione termica a 60 °C per 1 ora (procedura I) e una fase di stoccaggio dei tubi a temperatura ambiente per 72 h (procedura II). L'utilizzo della procedura I su tubi a singola fase non modifica significativamente la composizione del campione, mentre sistemi a tripla fase necessitano di una fase di essiccamento preliminare al trattamento termico a 60 °C al fine di rimuover l'umidità presente nel campione. Indipendentemente dalla tipologia di fase assorbente, la procedura II non modifica in alcuno modo la composizione del campione.

Il protocollo proposto dagli autori permette di svolgere l'analisi del campione di espirato in totale sicurezza.

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Autori: Tommaso Lomonaco (1), Pietro Salvo (2), Silvia Ghimenti (1), Denise Biagini (1), Federico Vivaldi (1), Andrea Bonini (1), Roger Fuoco (1) and Fabio Di Francesco (1)
(1) Department of Chemistry and Industrial Chemistry, University of Pisa, Pisa, Italy
(2) Institute of Clinical Physiology, CNR, Pisa, Italy